Sappiamo
bene che un'Assemblea Regionale che vota di notte pur di far
passare provvedimenti-scempio non si fermerà certo di
fronte a momentanee indignazioni della stampa e dell'opinione
pubblica.
Perciò vorremmo continuare a mantenere
viva l'attenzione sul problema, nonostante altre istituzionioni
si siano già mosse per bloccare la distruzione delle
Eolie. Vorremmo evitare di svegliarci un giorno e ricevere la
notizia che...nonostante tutto la cementificazione ha vinto.
Vi
preghiamo di inviare le vostre adesioni a
altera-@libero.it
Grazie
per la
collaborazione,
Paolo
Borghi vice
presidente, Altera
PETIZIONE
Nel
2000 le isole Eolie, sono state proclamate dall’UNESCO
patrimonio naturale dell’Umanità. Nessun altro sito
naturale italiano ha ricevuto ad oggi tale riconoscimento. Nella
notte tra il 22 e il 23 ottobre 2004 la maggioranza di
centro-destra dell’Assemblea Regionale Siciliana ha
autorizzato la costruzione e l’ampliamento di otto alberghi
sulle isole di Lipari e Vulcano.
Con l’approvazione
di questa norma, oltre allo sfruttamento indisturbato della cava
di pietra pomice, le Isole Eolie rischiano di essere depennate
dalla World heritage list dell’UNESCO.
L’ambiente
è un bene costituzionalmente protetto (art. 9). Ancora
una volta la nostra Costituzione viene svilita e ignorata in nome
dell’affarismo e degli interessi privati di pochi a danno
della collettività.
Il Ministro dei Beni Culturali
Urbani ricorrerà alla Corte Costituzionale, l’eurodeputato
Ds Claudio Fava ha presentato un’interrogazione alla
Commissione Europea, altre iniziative di denuncia sono state
prese dal coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e
Legambiente ha annunciato ricorso al commissario dello
Stato.
CHIEDIAMO
L’intervento delle più
alte cariche dello Stato affinché venga tutelato il nostro
patrimonio ambientale, elemento cardine di una cultura civile e
di uno sviluppo economico e sociale. Chiediamo in particolare
che si prendano tutti i provvedimenti necessari a proteggere le
Isole Eolie oggi pesantemente minacciate dagli affari miopi e
privati di pochi.
FIRMIAMOLI!
NO ALLE EOLIE DI CEMENTO
Raccogliamo le firme di tutti i
cittadini in difesa del nostro patrimonio ambientale ed invitiamo
a sostenere tutte le iniziative in difesa delle Isole Eolie, per
ora, ancora patrimonio dell’Umanità.
Inviate
una mail con nome, cognome, data di nascita e professione a:
altera-@libero.it
Questo
testo con le vostre firme verrà spedito alla Presidenza
della Repubblica, alle Presidenza della Camera e del Senato, alla
Segreteria Generale della Commissione Italiana dell’Unesco.
AGGIORNAMENTI
30.10.2004
"EOLIE. Impugnate norme-scempio"(leggi la notizia).
Come spesso accade, le luci dei riflettori sull'affaire Eolie
stanno per spegnersi nella convinzione che la legge faccia il suo
corso. Non riteniamo che sia giunto il momento di sederci ad
aspettare per poi risvegliarci, magari fra qualche mese, con
un'amara notizia e l'altrettanto amara considerazione che la
legge dei più furbi e potenti ha prevalso ancora
legittimando, con qualche ritocco estetico, una salutare colata
di cemento che pochi mesi prima aveva fatto indignare molti. La
raccolta di firme prosegue.
29.10.2004
Continuiamo a raccogliere le vostre firme perchè mentre il
Governo e la Regione Sicilia annunciano il ritiro della deroga
per le nuove costruzioni nelle Eolie, la stessa maggioranza
dell'Assemblea Regionale Siciliana vota un emendamento che
"consente ad almeno duemila proprietari di costruzioni su
verde agricolo di trasformare i loro capannoni, semplici
magazzini rurali, piccoli opifici anche in disuso in alberghi o
ville a uso abitativo" come denuncia l'articolo di Carmelo
Lopapa su Repubblica.
Ringraziamo
tutti quelli che hanno già firmato e vi invitiamo a
diffondere il più possibile questa petizione. Fate
sentire la vostra voce!
retedeimovimenti@tiscali.it
|