Associazione
nazionale perseguitati politici italiani antifascisti |
Al Presidente della Repubblica
Al
Presidente del Senato
Al Presidente della Camera
Sede
PETIZIONE
CONTRO IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI
MILITARI BELLIGERANTI
AI REPUBBLICHINI DI SALÒ
I
parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato un disegno di
legge che andrà presto in discussione al Senato, con il quale
coloro che prestarono servizio militare nell’esercito della
Repubblica Sociale Italiana di Salò, vengono riconosciuti come
militari belligeranti e equiparati a quanti prestarono servizio nei
diversi eserciti in conflitto durante la Seconda guerra
mondiale.
L’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati
Politici Italiani Antifascisti) esprime tutta la sua sdegnata
contrarietà a questo disegno di legge che:
-
attribuisce di fatto la qualifica di Governo legittimo al governo
fantoccio della Repubblica di Salò, creando quindi una
sostanziale parificazione sul piano interno e internazionale tra il
Governo legittimo del Regno d’Italia, presieduto dal
maresciallo Badoglio, guidato dal Comitato di Liberazione Nazionale e
sostenuto dagli angloamericani e quello illegittimo della Repubblica
Sociale, privo di sovranità perché nato in territorio
occupato dalle truppe naziste e ad esse subordinato;
- mette
sullo stesso piano i partigiani e le forze militari italiane che
combatterono a fianco delle truppe Alleate per costruire un’Italia
unita, democratica, libera e indipendente, e coloro che non solo non
rinnegarono gli obiettivi politici e ideologici della dittatura
fascista ma ritennero di poter condividere la visione hitleriana e
razzista dell'Ordine nuovo nazista e combatterono spesso agli ordini
dei comandi tedeschi, partecipando a stragi efferate di partigiani e
di civili inermi.
L’ANPPIA
chiede
a tutte le Italiane e gli Italiani di aderire alla nostra petizione e
di sostenere la nostra battaglia contro questa legge pericolosa e
sbagliata.
La Storia è fatta di vicende complesse e di
dolorose storie individuali, ma la memoria di un Paese e di un Popolo
non permette ambiguità e cedimenti.
L’unità
e l’indipendenza dell’Italia, la Costituzione
repubblicana e i valori che la animano sono il frutto
dell’Antifascismo, della Resistenza umana, politica e culturale
di coloro che soffrirono il carcere e il confino; del sacrificio di
Gobetti, Matteotti, Amendola, Don Minzoni, dei fratelli Rosselli; di
chi a Rodi e a Cefalonia combatté contro le truppe naziste, e
non al loro fianco; di quanti nella guerra partigiana e di
liberazione nazionale e nel rinato esercito italiano combatterono per
20 mesi contro l’occupante nazista e contro i suoi servi di
Salò.
Di tutti coloro, in definitiva, che si
schierarono contro e non con la Repubblica Sociale Italiana.
Se
l’Italia dovesse smarrire questa memoria perderebbe il
fondamento della sua coscienza civile e nazionale.
- Per
queste ragioni la lotta contro questa legge non riguarda il passato,
ma il presente e il futuro.
- Per queste ragioni i
sottoscritti sono contrari a questa legge.
Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA)
Le
firme raccolte possono essere inviate a:
ANPPIA, Corsia Agonale
10, 00186 Roma
o al numero di fax 0668803986 o tramite e-mail
anppia@anppia.it
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