Due
notizie incoraggianti, almeno per chi si sente di sinistra di
Marina Minicuci Avvenimenti 15
dicembre 2004
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Prima.
Il 15 di gennaio a Roma si terrà l’assemblea della
sinistra. Cioè di quella parte dello schieramento
d’opposizione (partiti, movimenti, associazioni e singoli
cittadini) che pur con tutta la più buona volontà
non riesce a vedere niente che somigli a una politica di sinistra
nel più ampio schieramento della Fed.
Che si sia
arrivati a questo (tardivo) appuntamento è pur sempre una
bella notizia. Una speranza. Dobbiamo adoperarci affinché
non si areni in antiche ruggini e rivalità fra i leader.
Qualcuno, forse Tortorella, ha scritto che dovrà
essere un'assemblea per tutti quelli che si sentono di sinistra.
Ebbene, mi permetto di aggiungere che tutti coloro che si sentono
di sinistra hanno il dovere di dimostrarlo mettendo in secondo
piano gli interessi personali e partitici a quelli collettivi e
aprendosi a una aggregazione sufficientemente ampia da poter
incidere veramente all'interno dello schieramento. Se non lo
farà, dovrà essere messo in minoranza dagli altri,
per il bene di tutti.
Dovremmo
poi adoperarci per non favorire le solite discussioni
“politicamente corrette” e quindi vuote di contenuti.
Qualche idea.
Prima di tutto noi ci chiamiamo sinistra e
punto. Niente alternativa, radicale, antagonista... Il problema
di cambiare nome non è nostro. Cominciare a chiamare le
cose con il loro nome è già di per sé
qualcosa di sinistra.
I punti programmatici forti non ci
mancano. Stiamo scrivendo programmi, disattesi da tutti, da anni.
Ma anziché fare un polpettone di proposte, sarebbe più
significativo uscire di lì con qualche risposta precisa a
tematiche cruciali. Quali devono essere i beni comuni della
sinistra del terzo millennio? Quale tipo di nuova economia? (Una
società capitalistica è inaccettabile per la
sinistra perché implica lo sfruttamento dell’uomo
sull’uomo che genera ingiustizia, miseria e sta dietro ad
ogni conflitto).
Per rispondere a queste domande che a
loro volta racchiudono una infinità di temi basterebbero
le analisi lucide e precise di Bruno Amoroso. Le intelligenze
non ci mancano!
Seconda. Il giorno 16 gennaio, sempre a
Roma, si terrà “Fuori programma” una
iniziativa delle riviste della sinistra che va nella stessa
direzione dell’assemblea: radunare in una ricerca comune la
stampa di sinistra che, a partire dalla società civile e
dei movimenti, possa interloquire, in piena autonomia, con la
costruzione del programma con cui la Grande Alleanza Democratica
vuole sconfiggere la destra e governare. Pace e guerra, beni
comuni, lo sviluppo e i diritti dei lavoratori, la comunicazione
nell’era della globalizzazione, sono i temi di discussione
proposti.
Le riviste promotici sono: Aprile, Carta,
Alternative, il network Eco Radio, Quaderni Laburisti, ma molte
altre parteciperanno al “cantiere programmatico” che
vuole essere e rimanere aperto e
plurale. ... retedeimovimenti@tiscali.it
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