Da "Avvenimenti"
1 ottobre 2004  (38)

Tribunale Mondiale sull'Iraq
di Marina Minicuci


  Si è costituito il Tribunale Mondiale sull’Iraq composto da persone, personalità e esponenti di associazioni di tutto il mondo, fra le quali la Rete dei movimenti italiana.

Le considerazioni da cui muove l’iniziativa sono le seguenti: è stato condotto un atto unilaterale di aggressione, oltrettutto con l’opposizione della Comunità Internazionale e non curante delle proteste, senza precedenti, della opinione pubblica; nessuna corte o autorità internazionale giudicherà le azioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati; la guerra sta continuando ininterrotta con la nuova “investitura” dell’occupazione; la politica di disinformazione ha permesso di mantenere il silenzio sul genocidio della popolazione irachena.

Per queste ragioni il Tribunale Mondiale sull’Iraq (World Tribunal of Iraq) si propone di investigare sui crimini commessi durante la guerra da parte del governo degli Stati Uniti e dei suoi alleati; giudicare la violazione della legge internazionale relativa allo stato di guerra, di occupazione, i diritti umani, i crimini contro l’umanità, incluso il genocio. Esaminare i presupposti ideologici ed economici della politica estera statunitense, attraverso l’analisi del “Project for New American Century” e della dottrina della “guerra preventiva”. Analizzare il ruolo dei media durante la guerra, mettendo in evidenza come una politica di disinformazione e di silenzio possa portare ad una cosciente manipolazione della realtà dei fatti. Dare la possibilità agli iracheni, alle vittime internazionali e ad esperti di far sentire la propria voce attraverso le loro testimonianze.

L’idea di organizzare un Tribunale Internazionale è stata lanciata, simultaneamente, “dal basso” dai vari movimenti contrari alla guerra presenti in ogni parte del mondo. Il progetto è stato discusso per alcuni anni nei meeting internazionali e poi, finalmente, la proposta è stata formalizzata, nel giugno del 2003, a Bruxelles (nel corso dell’European Network for Peace and Human Rights, organizzato dalla Bertrand Russell Peace Fundations). In tale occasione si è deciso, fra l’altro, che il Tribunale sarebbe stato il centro di coordinamento di varie sessioni che si sarebbero svolte in diverse sedi.

Fino ad oggi sono state organizzate riunioni a Londra, Tokio, Mubai, Copenhagen, Bruxelles, New York. Se ne stanno preparando a Genova, Hiroshima, Stoccolma, Berlino, Parigi... fino alla sessione finale fissata per il 20 marzo 2005 a Istanbul. Chiunque desiderasse avere più informazioni o dare la propria adesione può visitare i siti:  www.worldtribunal.org  e  www.ventimarzo.org.
 

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