world tribunal on iraq - tribunale mondiale sull’iraq

rome - istanbul - new york - brussels - hiroshima - copenhagen - tokyo



Tribunal Mondiale sull’Iraq



Sessione su


Violazioni dei Media contro la Verità e l’Umanità

Le politiche di disinformazione nella guerra all’Iraq




Roma

Aula Magna del Rettorato

Università degli Studi Roma Tre

10-13 Febbraio 2005




La guerra all’Iraq è stata giustificata dagli Stati Uniti d’America e dall’Inghilterra con diverse argomentazioni.

L’opposizione di numerosi paesi membri delle Nazioni Unite e di un movimento di protesta pacifista senza precedenti non hanno avuto peso.

Questa guerra ci è stata dipinta come una “nobile violenza” in nome del bene comune e per la salvezza del popolo iracheno e lo stesso messaggio, del bene contro il male, è valso per giustificare l’occupazione ed il successivo processo di transizione politica.


A queste giustificazioni “istituzionali” si sono aggiunte numerose menzogne, mistificazioni, disinformazione e silenzi: anche questo ha contribuito e permesso la realizzazione di questa guerra e tutto quello che è seguito.


Oggi sembra normale ascoltare o leggere cose diverse se non opposte a quelle che tempo fà erano state usate per giustificare la guerra. Molti media sono implicati in questo processo sistematico di menzogne e mistificazioni. In alcuni casi si sono sentiti addirittura responsabili: il caso del New York Times fu emblematico quando gli editori chiesero pubblicamente scusa ai propri lettori per aver ammesso che le loro indagini sulle Armi di Distruzione di Massa erano state inadeguate e superficiali.


Ma le sofferenze degli iracheni? I morti? I feriti? I mutilati?

Quelle scuse sono lontane dalla loro realtà, quell’ inchiostro non ha l’anima delle persone, non allevia le loro sofferenze, non resuscita i morti e non restituisce braccia, gambe, mani o piedi ai mutilati. Per tanto le scuse per la poca professionalità sembrano quanto meno inappropriate ed irrispettose.


Questa è una delle ragione per cui il Tribunale Mondiale sull’Iraq si appella alla responsabilità e alla coscienza dei cittadini per giudicare un comportamento così grave e recidivo. Ecco perché una sessione sul ruolo e le responsabilità dei Media diventa importante per poter giudicare le violazioni contro la verità e contro l’umanità.



Violazioni contro la Verità e l’Umanità


La sessione italiana del Tribunale Mondiale sull’Iraq si basa sulla fondamentale assunzione del potere - e diritto - della gente a giudicare i “veicolatori” di informazioni per il messaggio che hanno trasmesso. Il dovere della verità da parte delle agenzie di informazione e dei giornalisti diventa sempre più imprescindibile in condizioni in cui l’assenza o la manipolazione di quella verità possono generare gravissime conseguenze. I Media hanno avuto una totale assenza di responsabilità, quella che ritroviamo riportata nei “Principi di etica professionale nel Giornalismo” dell’Unesco (Principio III e IX) così come nella Federazione Internazionale dei Giornalisti nella Dichiarazioni di Principi sulla Condotta dei giornalisti (Punto 1 e 3).


La sessione Italiana sui Media vuole però andare oltre il riconoscimento del fallimento dei Media - per quanto va detto che alcuni Media indipendenti, alternativi abbiano fatto un lavoro importante e responsabile nonostante le numerose false accuse che hanno subito - trasformando il discorso da una generale nozione di mancanza di professionalità ad un discorso che individui specifici contesti di responsabilità sociale. Per questo la Sessione esaminerà il ruolo avuto dai Media nella guerra, nell’occupazione e nel seguente periodo di transizione dal punto di vista di tre categorie di cittadini che hanno subito violazioni:


Contro i cittadini iracheni


Contro i cittadini dei Paesi della c.d. “Coalizione” (In aggiunta alle su indicate violazioni)


Contro l’Umanità (In aggiunta alle su indicate violazioni)


Esaminando questi specifici contesti di violazioni o complicità o collusioni da parte dei media la Sessione ascolterà specifiche testimonianze relative al trattamento da parte dei Media dei seguenti argomenti:


Le giustificazioni della Guerra – le verità dei servizi segreti e di “intellingence” sulle Armi di Distruzione di massa in Iraq ed il conseguente collegamento fra il Governo Iracheno di Saddam Hussein ed il “terrorismo” globale; l’imminente e “reale” pericolo dell’Iraq per la sicurezza globale; l’opinione legale della maggioranza sull’illegalità della guerra senza uno specifico ed esplicito mandato delle nazioni Unite; le indagini e le ispezioni delle Nazioni Unite sulle Armi di Distruzione di Massa ed il conseguente dibattito presso il Consiglio di Sicurezza e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; le “voci” del movimento globale contro la guerra e dei pacifisti; le prospettive del Mondo Arabo e non occidentale sulle strategie da adottare nella regione araba; le realtà sul dopo-guerra in Afghanistan come antecedente alla guerra in Iraq; i contesti storici e geopolitica dell’aggressione contro l’Iraq; le conseguenze sociali e civili dell’aggressione; la credibilità sui piani del dopo-guerra e la pianificazione delle ricostruzioni (sociali, politiche ed economiche)


Le conseguenze ed i costi della guerra – le realtà sociali ed umane degli attacchi intelligenti (c.d. “surgical strikes”) e dei “Danni Collaterali”; le asserzioni di criminalità ed illegalità sulla conduzione della guerra e dell’occupazione; le verità sulle “ricostruzioni” ed i profitti; le torture e abusi ai civili, i prigionieri; la reale “sovranità” nel processo di transizione dall’occupazione all’”indipendenza”; la natura ed il contributo della resistenza irachena all’occupazione; i costi della guerra per i paesi della coalizione; l’impatto della guerra sulla sicurezza in Iraq e a livello planetario; le conseguenze politiche della guerra nel mondo rispetto i diritti civili e le responsabilità dei governi; le prospettive per la soluzione della causa palestinese per una giustizia e la fine dell’occupazione israeliana; le realtà delle sofferenze umane.


Lo scopo della Sessione non è di “sentenziare” l’ individuale “condotta criminale” dei media, quanto provare se i cittadini (dei su indicati tre gruppi) siano stati ingannati sistematicamente dal mancato dovere dei Media di raccontare la verità attraverso i su indicati torti subiti contro la verità e l’umanità. Oltre ad emettere un giudizio della gente, la sessione propone:




La struttura ed i Partecipanti della Sessione


La sessione sarà condotta durante tre giorni nei quali verranno presentate le prove e le analisi in relazione ai temi su indicati. Verrà costituito un pannello di giudici, un pannello di avvocati, un pannello di ispezione ed una giuria popolare composta dal pubblico presente in Aula.


La Giuria emetterà una sentenza alla conclusione del procedimento dopo aver preso conoscenza di tutte le prove e testimonianze durante la Sessione. Farà qualsiasi raccomandazione rilevante alla protezione del diritto della gente alla verità, e alle obbligazioni dei Media nei confronti della verità e dell’Umanità.


Il Pannello degli avvocati si occuperà di condurre le investigazioni sul contenuto del procedimento; identificare e presentare le prove e le testimonianze durante il corso della sessione ed in ogni caso lanciare un appello che possa essere considerato dalla Giuria. Obbligo fondamentale del pannello degli avvocati e di consegnare tutta la documentazione in loro possesso al Pannello delle Ispezioni per verificarne la veridicità.


Il pannello d’Ispezione è appunto responsabile di esaminare i documenti consegnati dal pannello degli avvocati. Questo avverrà prima del processo. Il Pannello d’Ispezione sarà altresì responsabile di assicurare il diritto di replica a qualsiasi persona implicata dalla testimonianza. Ognuna di queste persone sarà invitata dallo stesso Pannello per provare una testimonianza scritta o orale.


La giuria popolare, composta dal pubblico presso l’Aula che seguirà la sessione nella sua interezza, e composta da un più ampio ed eterogeneo pubblico, rappresenterà la coscienza collettiva. Il giudizio di questa giuria sarà considerato dal Pannello dei Giudici e sarà registrato negli atti della Sessione.


Le prove presentate alla sessione includeranno una parte testimoniale ed una parte di documentazione. Nel caso in cui la presenza fisica non fosse possibile, le prove saranno anche considerate sotto forma di registrazioni video e multimediali.




http://www.wti-italia.org/ http://www.worldtribunal.org/