Proposta
per la Regione Lazio
consegnata in data 14-2-2005.
(Si
attende una risposta . . .)
Partecipazione cittadina alla regione Lazio
di Marina Minicuci
Brevissima premessa
La
partecipazione cittadina e l'organizzazione comunitaria sono due
facce della stessa medaglia, la prima si realizza attraverso la
seconda.
La prima cosa che fa una comunità è condividere: perlomeno i problemi, i servizi... La condivisione, e quindi la convivenza, è alla base di qualsiasi coscienza pubblica e politica.
Non si danno casi di democrazia partecipata che non sia appoggiata e sostenuta dall'alto. Favorire, incentivare e promuovere la partecipazione cittadina è ciò che ogni buon governante dovrebbe fare ed è, fra l'altro, sua precisa convenienza per ridurre il conflitto sociale (la partecipazione se non trova uno sbocco crea malcontento, conflitto, astensionismo...); responsabilizzare i cittadini e conoscerne i problemi, le aspirazioni, le esigenze.
Nella Regione Lazio non vi sono esperienze significative e consolidate di democrazia partecipata che tuttavia esistono e danno buoni frutti in alcune realtà italiane.
Proponiamo al candidato
Marrazzo di cominciare con qualche iniziativa diretta a intraprendere
questa affascinante e dirompente "rivoluzione democratica"
dalla quale, siamo convinti, avrà tutto da guadagnare.
A
questo scopo sarebbe necessario istituire:
Un Assessorato alla
Partecipazione o comunque una Agenzia territoriale integrata
con il compito specifico di favorire e promuovere l'associazionismo
territoriale, il volontariato e monitorare il territorio; finanziare
nelle diverse province dei "luoghi della partecipazione"
aperti a tutte le associazioni, anche le più piccole e
povere di mezzi, istituendo una sorta di forum permanenti, dove tutte
le forze della società civile organizzate o no possano
incontrarsi e confrontarsi.